I falsi amici: le parole che ti fanno fare brutta figura

falsi amici

Non puoi permetterti di sbagliare soprattutto se scrivi.

Nel gergo comune si definiscono  i “falsi amici” vediamo di  smascherarne qualcuno con questo articolo.

Ho sempre pensato che per essere all’altezza di ogni situazione devi essere preparato.

Così quando in un’intervista di una nota influencer ho sentito pronunciare la parola “bull” come fosse bullo e non “toro” come invece è la sua traduzione dall’inglese, ho pensato di dare una mano a smascherare i “falsi amici”, tutte quelle parole in inglese che hanno un significato molto diverso da quello che deduciamo.

Cercherò le parole più comuni legate al mondo della moda, del lusso o del genio, le scintille che accendono il fuoco di Chic Advisor.

Nella speranza di esserti utile, iniziamo!

I falsi amici: ecco quelli più insidiosi

falsi amici

  •  Affluent: non significa affluente ma ricco, opulento.
  •  Cold: non significa caldo ma al contrario freddo.
  •  Common sense: non è il senso comune ma “il buon senso”
  •  Fabric: non è fabbrica bensì tessuto
  •  Factory: invece non è fattoria, ma fabbrica
  •  Strange rumors: non sono strani rumori, ma dicerie, curiosità.
  •  Trivial: non è triviale bensì banale
  •  To pretend: non è pretendere, ma fare finta, simulare
  •  Ostrich: non è l’ostrica, ma lo struzzo
  •  Dress code: non è la coda di un vestito, ma le regole dell’abbigliamento
  •  Ability: non è abilità ma possibilità, capacità.
  •  Accurate: non significa accurato, ma esatto preciso
  •  Candid: non è una persona candida ma sincera
  •  Custom: Vuol dire “costume” nel senso di “usanza”, ma non di “abbigliamento”
  •  Dressing dress: vuol dire “vestito”, ma dressing non significa “abbigliamento” (clothing). Il significato più comune di dressing è “condimento”. Italian dressing non è “abbigliamento italiano”, ma un condimento per l’insalata
  •  Evidence: vuol dire “prova”, non “evidenza”.
  •  Exhibition: Vuol dire “mostra”, non “esibizione”.
  •  Extravagant: Non è “stravagante”, ma “esagerato”, “eccessivo” o “esorbitante”.
  •  Gallant: vuol dire “valoroso” o “coraggioso” non “galante”.
  •  Gay: Talvolta può nascere confusione dal fatto che gay in inglese non ha solo il significato che ha assunto in italiano, ma in senso più generale vuol dire “allegro”.
  •  Genial: Non vuol dire “geniale”, ma “amichevole”, “gioviale”, “socievole” o “congeniale”
  •  Luxury: vuol dire “lusso”, non “lussuria”.
  •  Make sense: Se in italiano diciamo che qualcosa “fa senso” vuol dire che fa schifo. In inglese, invece, it makes sense significa che un’idea o un’osservazione è “sensata”, cioè ragionevole e credibile.
  •  Palette: Non significa “paletta”, ma (dal francese) “tavolozza”, anche nel senso traslato di “gamma” (cromatica o non)
  •  Paragon: Non vuol dire “paragone” o “confronto”, ma definisce gli esempi di “perfezione” o di “eccellenza” per qualità morali o cultural
  • Unique: ha un significato diverso da “unico” in italiano. Indica ciò che si distingue da qualsiasi altra cosa “nel suo genere”, “senza uguale” – con significati traducibili in italiano come “insolito” o “eccellente” o “inimitabile” o “straordinario”.
  • Vital: può voler dire “vitale”, ma più spesso significa “necessario” o “molto importante”

Goethe diceva: «Chi non conosce altre lingue non sa nulla della propria».

Perchè è importante riconoscere i falsi amici

Il linguaggio oggi si è ampliato, la stessa lingua italiana è colma di modi di dire che presi talvolta dalla consuetudine quotidiana, dai dialetti della nostra bella Italia, sono entrati di diritto nel vocabolario. Conoscere le lingue certamente aiuta in molti campi lavorativi, ma apre anche la nostra mente e abbiamo uno strumento in più per conoscere le persone.

Credevi di sapere tutto invece l’inglese è davvero dispettoso, un po’ come quando in italiano diciamo: “Hai capito Roma per Toma, Fischi per Fiaschi e così via.

ECCO ALTRI ERRORI COMUNI CHE SI FANNO NELLA LINGUA INGLESE

PIECE VS PEACE

Per fortuna, questo caso è semplice come mangiare una torta: la prossima volta che sarete indecisi tra piece (cioè “pezzo”, “fetta”) e peace (“pace”), ricordatevi di pensare a una fetta di torta, cioè a un “piece of pie” (che riporterà “peace”, cioè l’armonia).

LOSE (“Perdere”) VS LOOSE (“Largo”, “Allentato”)

Quando la vostra squadra perde una partita, si usa “lose” o “loose”? E quando avete perso 10 kg, i vostri pantaloni erano “lose” o “loose”? Ha importanza? Beh, sì, quella “o” dall’aria così innocente fa un’enorme differenza. Immaginate che entrambe le parole all’inizio fossero uguali, ma che poi ad un certo punto lose (che significa “perdere”) abbia perso una o. (Forse perché c’era un “moose on the loose”, cioè un alce in libertà?).

EVERY DAY VS EVERYDAY

Everyday è un aggettivo che significa “ordinario/normale” o “non eccezionale”. (Ad esempio Everyday people don’t dress head to toe in Gucci cioè “Le persone ordinarie vestono Gucci da capo a piedi.”) Every day si riferisce a qualcosa che capita ogni giorno. (I drink three strong coffees every day, cioè “bevo tre caffè forti ogni giorno”). Per aggiungere confusione, ci sono cose ordinarie (“everyday things”) e cose quotidiane (“every day things”). Ti è già venuto il mal di testa? Non è il caso, c’è un modo semplice per distinguerli: se each day (ogni giorno) suona bene nella frase, allora si tratta di un every day!

A LOT VS ALLOT

Che differenza fa uno spazio! A lot indica una quantità e può essere usato come rafforzativo, sia di parole countable, cioè con una forma plurale (come “people”, “chairs” o “cups of coffee”), sia uncountable, cioè che non hanno una forma plurale (come “water”, “rice”, “money”, o “hair”). Ad esempio: I have a lot of time (“Ho molto tempo a diposizione”). He’s got a lot of books (“Ha molti libri”). How much do we have? A lot (“Quanto ne abbiamo? Molto”). Allot, invece, è un verbo regolare e significa “distribuire”, “assegnare”. Ad esempio: I allotted everyone 30 minutes to speak (“ho assegnato a ciascuno 30 minuti per parlare”). All the students were allotted a study area (“A tutti gli studenti fu assegnata un’area studio”). E per alzare la posta: He allotted everyone a lot of time (“Assegnò a ciascuno molto tempo”).

Ci sono un’infinità di parole che non ho trascritto, sarebbe un lavoro lunghissimo e forse neppure producente. Questa selezione tiene conto delle parole più usate e abusate come abbiamo visto, spero ti siano state utili per fare un po’ di chiarezza.

Alla prossima!

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Ogni settimana ci sono argomenti che potrebbero aprirti la mente.

Se ne conosci altri da aggiungere alla lista, fatti avanti, scrivili e ti ringrazio da subito.

Ps: se ti è piaciuto l’articolo fammelo sapere con un like o un tuo commento, ne tengo conto e ti ringrazio ciao!

About the Author

Stefania Zilio

E' una scrittrice, copywriter, ideatrice e conduttrice di programmi televisivi, counsellor in dinamiche relazionali, parla quattro lingue, studia in continuazione e legge almeno 3 libri al mese. Ama il gelato alla nocciola e crede nell’energia positiva Universale. Collabora con diverse testate ed è sempre alla ricerca di un impulso nuovo che le sconvolga la vita. Autrice del libro "Cuore in Trappola"

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